Il bilancio della Confederazione è sotto pressione: le uscite crescono più rapidamente delle entrate – e sussiste la minaccia di un deficit di miliardi di franchi. Il Consiglio federale vuole pertanto ridurre le spese di almeno 3,5 miliardi di franchi all’anno. Il Governo ha individuato un totale di 60 misure che interessano quasi tutti i settori di competenza. Tuttavia, a Berna si levano sempre più voci critiche nei confronti delle proposte: non sarebbe meglio sospendere il freno all’indebitamento o aumentare le tasse?
«Pro capite e al netto dell’inflazione, oggi la Confederazione spende ben 1500 franchi o un quinto in più rispetto al 2003.»
No, conclude una nuova analisi di Avenir Suisse. L’analisi mostra che, nonostante il freno all’indebitamento, negli ultimi vent’anni la spesa è aumentata costantemente, in termini reali di circa il 2% all’anno. Pro capite e al netto dell’inflazione, oggi la Confederazione spende ben 1500 franchi o un quinto in più rispetto al 2003. Si è registrato un forte aumento in particolare in ambito sociale.
Il carico fiscale continua a crescere
A rendere possibili le spese aggiuntive è stato solo il forte aumento del gettito fiscale negli ultimi anni. Da un lato, il carico fiscale sulle economie domestiche è cresciuto più rapidamente rispetto ai salari. Tra il 2010 e il 2020, i salari reali in Svizzera sono aumentati in media dell’8,4%, mentre il carico fiscale per i privati nello stesso periodo è quasi raddoppiato attestandosi al 16,1%.
Inoltre, il gettito della Confederazione derivante dall’imposta sull’utile è aumentato considerevolmente. Il motivo principale risiede nell’attraente politica fiscale di alcuni Cantoni che ha creato un clima economico favorevole. Con l’attuazione della riforma fiscale dell’OCSE, nei prossimi anni le imprese con un’elevata solvibilità dovranno versare imposte supplementari. La Confederazione ha preventivato 1,6 miliardi di franchi di entrate aggiuntive per gli anni a partire dal 2026 a seguito dell’imposta integrativa.
La Confederazione dovrebbe rivedere la spesa
Michele Salvi, autore dello studio, giunge alla seguente conclusione: «Gli aumenti delle imposte, anche se temporanei, sono difficilmente giustificabili alla luce dell’aumento del carico fiscale.» Ma non è opportuno nemmeno un allentamento del freno all’indebitamento. Senza di esso, il debito federale sarebbe oggi decisamente più elevato, come dimostra l’analisi. Lo stesso vale per il pagamento degli interessi: secondo le stime, oggi la Confederazione dovrebbe sborsare 4 miliardi di franchi in più per i suoi prestiti – ogni anno. Michele Salvi: «Con questa somma si potrebbero finanziare, ogni anno, due nuove gallerie del San Gottardo o 24 caccia F-35.»
La conclusione è pertanto chiara: servono riforme strutturali per rallentare la crescita della spesa nel settore statale nel suo complesso. Ad esempio, i compiti tra la Confederazione e i Cantoni andrebbero ulteriormente disgiunti rispetto a quanto previsto dal Consiglio federale. E nel prossimo futuro si dovranno introdurre riforme sostenibili anche per le assicurazioni sociali.