Secondo il «Global Competitiveness Report» pubblicato dal World Economic Forum (WEF), da anni la Svizzera è il Paese più competitivo al mondo. Tuttavia anche in Svizzera ci si lamenta di tutto: della forte densità regolamentare, di una crescita insufficiente della produttività, di falsi incentivi fiscali o ancora dell’immigrazione eccessiva. Come si conciliano queste critiche con l’eccellente posizionamento del Paese non solo in materia di competitività, ma anche di benessere, innovazione, qualità di vita o addirittura di buonumore? Dove si situa realmente la Svizzera? Come si posiziona in termini di crescita, di distribuzione, di istruzione, di alloggi e di sistema politico – sia nel corso del tempo, sia in un confronto internazionale?
Per la prima volta Avenir Suisse presenta le sue idee e i suoi risultati sotto forma di un calendario annuale comprendente 24 grafici (pubblicato anche come calendario dell’avvento – LINK). Alcune pagine del calendario presentano fatti già noti, ma considerati da una nuova prospettiva, altre invece mettono in dubbio pregiudizi comuni. Tra le altre cose viene per esempio mostrato che i costi degli alloggi (rispetto al potere d’acquisto) sono diminuiti nel corso dei decenni, che il benessere del ceto medio non è diminuito, bensì è cresciuto, o che la probabilità di uno studente svizzero di studiare in un’università appartenente alla top 100 è maggiore rispetto a quella di uno studente statunitense.